Materiali di rivestimento: Mobilmarket svela i migliori

Pubblicato il Gen 18, 2024

Se avete bisogno della guida definitiva per capire quali sono i migliori materiali di rivestimento per arredare la casa, questo è l’articolo che fa per voi.

Cucina: i materiali per realizzare il top

Laminato

Il laminato è sicuramente il materiale più comune per il top della cucina grazie all’ampia varietà di colori, alla facilità di montaggio e, non ultimo, al prezzo molto competitivo. Il piano è composto da più strati sovrapposti: una base di truciolato ricoperta da due fogli plastici, uno decorativo, di solito effetto legno o effetto materico, ed uno protettivo, detto “overlay”, in resina melaminica. A fronte della buona resistenza a macchie, urti, graffi e acqua, il laminato generalmente soffre se sottoposto ad alte temperature.

Considerando poi materiali e processo di lavorazione, esistono 3 tipologie qualitativamente superiori di laminato:

  • il Fenix, composto di più strati di cellulosa impregnati di resine termoindurenti e acriliche e realizzato sfruttando particolari nanotecnologie. L’innovativa lavorazione lo rende un materiale autoriparante: grazie all’influsso del calore, micrograffi e segni di impronte tendono a sparire. Esteticamente si presenta opaco e setoso al tatto.
  • il PET, materiale plastico ecologico ottenuto da plastiche riciclate. Dal momento che non perde le sue proprietà fondamentali durante il processo di recupero, il PET può essere ripetutamente trasformato per la realizzazione di molte tipologie di prodotti. E’ considerato un materiale estremamente igienico e personalizzabile.
  • HPL, laminato ottenuto sottoponendo vari strati di truciolato ad una lavorazione che prevede altissima pressione e temperature elevate. È un materiale molto resistente a graffi, abrasioni e agenti chimici, estremamente igienico, molto versatile e personalizzabile.

materiali di rivestimento-top in laminato
Top cucina in laminato effetto legno

Pietre naturali e marmi

In base alla varietà e all’unicità delle caratteristiche fisiche ed estetiche, le pietre naturali presentano tutt’oggi costi molto diversi a seconda delle tipologie. Per la categoria dei top da cucina però i prodotti più utilizzati sono sicuramente i marmi ed i graniti. Il marmo è considerato il materiale di rivestimento più pregiato ed elegante fra quelli disponibili per i top. A fronte di una buona igiene e durevolezza nel tempo, il suo primario punto di debolezza è l’estrema porosità che lo porta ad assorbire odori, colori, liquidi. E’ inoltre estremamente sensibile all’acido citrico, al contrario del granito.

materiali di rivestimento-top in marmo
Top cucina in marmo

Gres porcellanato

Il grès, conosciuto anche come kerlite, è composto da una serie di lamine di ceramica unite con resine particolari che non permettono la formazione di fughe. Materiale durissimo, igienico e impermeabile, il grès resiste a graffi, al calore e agli shock termici. In aggiunta non presenta particolare sensibilità a prodotti chimici o al vapore acqueo. Tende però ad essere difficile da montare, soprattutto se si tratta di superfici complesse e con molti angoli. Inoltre, è necessario evitare urti nei punti più sensibili come spigoli e angoli.

materiali di rivestimento-top in grès
Top cucina in grès porcellanato

Pietre sinterizzate

Dekton, Lapitec e Neolith sono lastre di pietra realizzate tramite il cosiddetto “processo di sinterizzazione”. Tale processo consiste nel sottoporre la pietra naturale a temperature e pressione elevatissime per accelerare così le mutazioni metamorfiche che il materiale subirebbe naturalmente nel giro di migliaia di anni. Le pietre sinterizzate sono inoltre definite “a tutta massa” perché rendono possibile l’installazione di piani ad un’unica lastra senza bisogno di giunti. Tra i principali vantaggi annoveriamo l’alta resistenza a liquidi, odori e colori (bassa porosità) e agli shock termici. Come nel caso del grès, gli angoli del piano possono risultare fragili.

materiali di rivestimento-top in dekton
Top cucina in dekton

Quarzo

Il quarzo è considerato in generale il materiale di rivestimento di maggior qualità per i top grazie alla sua altissima resistenza a graffi, abrasioni, urti e calore. Le lastre, oltre che da resina e vari pigmenti, sono composte da quarzite in diverse percentuali a seconda dei singoli produttori. I due marchi più conosciuti nel mondo delle cucine rimangono comunque Okite, Silestone e Technistone, composti da oltre il 94% di quarzo: ciò rende queste lastre straordinariamente resistenti e durevoli (in media 5 volte più del marmo) e molto meno porose, quindi poco portare ad assorbire liquidi, odori e colori.

materiali di rivestimento-top in quarzo
Top cucina in quarzo

Cucina: i materiali per rivestire le ante

Oltre a laminati classici e fenix, già trattati per quanti riguarda i top, i materiali da arredamento più utilizzati per le ante sono i seguenti.

Melaminici e impiallacciati

Il melaminico è composto da più strati di truciolato pressati e rivestiti con una carta impregnata di resina melaminica, materiale sintetico estremamente sottile e comunemente usato nel settore dell’arredamento. Viene comunemente confuso col laminato anche se i due materiali differiscono per lavorazione (il laminato viene sottoposto al processo di laminazione) e spessore (il laminato è più spesso). I punti di forza del melaminico sono molti, prima di tutto la buona resistenza all’umidità, ai graffi e alle macchie, e, non ultima, l’estrema versatilità e durevolezza. A fronte delle discrete caratteristiche fisiche, rimane un materiale molto economico.

L’impiallacciatura invece consiste nel rivestire il truciolato di pannelli di legno pregiato come il noce, l’ulivo, il palissandro, il ciliegio o il mogano. Grazie a tale lavorazione è quindi possibile ottenere un buon trade-off fra performance ed estetica garantendo un’eccellente flessibilità ai prodotti realizzati. I principali vantaggi rispetto al legno massello sono la leggerezza (minor peso specifico), la possibilità di ricavare una metratura più ampia e la capacità di rimuovere o camuffare eventuali imperfezioni del legno.

materiali di rivestimento-ante in melaminico
Ante in legno impiallacciato

Laccati

Un’anta in fibra di legno si dice laccata quando, anziché essere rivestita con resine o strati superficiali di altro materiale, viene colorata con vernici poliesteri e poliuretaniche.
La laccatura può essere opaca, lucida o metallizzata e ricopre tutta la superficie. Le ante laccate, sulle quali è sempre applicata una pellicola protettiva trasparente, permettono una grande variabilità di colorazioni, effetti e texture particolari e ciò le rende pregiate e dal grande impatto estetico. Tuttavia, i laccati necessitano di cure e attenzioni specifiche dal punto di vista dell’uso e manutenzione onde evitare graffi, macchie, scalfitture e decolorazioni.

materiali di rivestimento-anta laccata
Ante laccate bianche

Vetri temperati

I vetri temperati sono realizzati tramite il processo di tempra, lavorazione che sottopone il vetro ad alte temperature per poi essere velocemente raffreddato con getti d’aria fredda provenienti da varie angolazioni. L’unico problema della lavorazione deriva dal fatto che dopo questo procedimento il vetro non può essere lavorato ulteriormente, quindi ogni taglio, incisione o forma che gli si voglia dare, deve essere realizzato prima della tempra. Il processo rende il materiale molto più duro e resistente ad urti e graffi rispetto al vetro normale. È inoltre inattaccabile dall’umidità e dalla ruggine ed è immune all’attacco delle muffe. I vetri temperati richiedono però una costante pulizia con prodotti specifici per il vetro allo scopo di garantirne una perfetta igiene.

materiali di rivestimento-anta in vetro temperato
Ante in vetro temperato

Resto della casa: i materiali migliori per i tessuti di rivestimento

Pelle, ecopelle e similpelle

La pelle è un materiale di lunghissima durata, morbido al tatto e naturale nell’aspetto, ottenuto attraverso il processo della concia. Il materiale richiede una manutenzione accorta ma non così impegnativa: non può essere esposta alla luce diretta del sole e deve essere pulita solo con acqua e detergente.

materiali di rivestimento-divano in pelle grigia
Divano Glint in pelle

L’ecopelle è un materiale ancora più pregiato e costoso: rispetto alla normale pelle, conciata utilizzando sostanze a base di cromo, l’ecopelle viene lavorata con sostanze chimiche non dannose per l’ambiente ed è ricavata esclusivamente da animali destinati dal consumo alimentare. Le proprietà sono le stesse della pelle. La definizione di “ecopelle” come pelle ecologica è stata resa ufficiale in Italia con la legge n°8 del 14 gennaio 2013 che ha sancito ufficialmente la differenza fra ecopelle, similpelle e pelle.

materiali di rivestimento-sedia in ecopelle rossa
Sedia Happy Days in ecopelle

La similpelle è un tessuto ricavato da fibre sintetiche sulle quali viene applicato un rivestimento di materiale plastico, come il poliuretano. È più economica di pelle ed ecopelle ma anche meno durevole. Tuttavia, è più semplice da pulire, idrorepellente e antimacchia e non teme la luce del sole. Esteticamente non è dissimile dalla pelle mentre al tatto risulta essere più ruvida.

Poliestere

Il poliestere è un tessuto fibroso derivante dal petrolio. E‘ morbido, piacevole al tatto e molto resistente al taglio e all’abrasione. I filati di poliestere vengono utilizzati nell’abbigliamento (in particolare sportivo) e nell’arredamento (tende, pavimentazioni, rivestimenti di mobili).

Il materiale presenta inoltre una certa elasticità, una buona resistenza agli agenti chimici e fisici ed offre un ottimo isolamento termico. Tutte queste caratteristiche rendono molto comune l’impiego di questo tessuto in mischia con molte altre fibre, sia naturali che sintetiche. Ad esempio, per renderlo maggiormente confortevole a contatto con la pelle, spesso il poliestere viene unito a fibre naturali, come il cotone. Tra gli svantaggi del poliestere la poca traspirabilità e la facilità con cui trattiene le macchie e attira la polvere.

Microfibra

La microfibra è un tessuto artificiale realizzato dall’unione di poliestere e poliamide. Essa si presenta inoltre in due varianti: la microfibra tessuta, caratterizzata da un aspetto camosciato ottenuta tramite l’operazione della cardatura “cardatura” e comunemente utilizzata nel settore dell’abbigliamento, e la microfibra non tessuta, rivestita di poliuretano o altri polimeri e generalmente utilizzata nell’ambito dell’arredamento.

La microfibra è estremamente sottile, resistente, facile da lavare e, rispetto agli altri materiali di rivestimento sintetici, presenta un notevole vantaggio: è traspirante.

materiali di rivestimento-sedia in microfibra chiara
Sedia Rosie Soft in microfibra effetto velluto

Lino

Il lino è una fibra cellulosica derivata dal fusto della pianta di lino. È considerata inoltre la più resistente tra le fibre naturali: confrontandolo con altri materiali, in termini di resistenza alla trazione, viene classificato immediatamente dopo gli acciai speciali. Proprio a causa della rigidità del tessuto, i capi in lino si riconoscono per il classico aspetto stropicciato e pieno di increspature.

Tra le caratteristiche principali del lino troviamo l’elevata capacità di assorbire l’umidità, che lo rende un tessuto molto traspirante, e le rinomate proprietà isolanti. Inoltre, è anallergico, antibatterico e resistente alle radiazioni elettrostatiche e ai raggi UV. A fronte di tali punti di forza, il lino è un tessuto che si sporca facilmente.

Cotone

Il cotone è una fibra tessile ricavata dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del genere cotone Gossypium. Molti tessuti derivano dalla fibra di cotone: il denim, usato per i jeans, il chintz, lucido e stampato, la spugna, usata per realizzare gli asciugamani, il seersucker, dalla classica superficie increspata, la tela bandera, utilizzata per creare l’omonimo ricamo, ed il fustagno, usato per lo più per gli indumenti da lavoro. 

Si tratta di un tessuto traspirante, ipoallergenico e piacevole al tatto. Il cotone può essere lavato senza particolari problemi in quanto allo stato umido migliora la sua resistenza; occorre però evitare l’asciugatura alla luce diretta del sole poiché la fibra tende ad indebolirsi e ingiallirsi. Tra gli svantaggi, offre un isolamento termico limitato, è poco elastico e si sporca facilmente.

Velluto

In generale tutti i tessuti doppi caratterizzati da una superficie di fitto pelo perpendicolare alla stoffa e che si presentano lisci, compatti e brillanti, vengono identificati come velluti. In realtà sono veri velluti tutti quei tessuti composti da una base su cui sono presenti fili supplementari di ordito tagliati a formare peli corti, caratteristica che rende il velluto morbido e caldo al tatto.

Il velluto è sinonimo di raffinatezza: i colori più comuni per elementi d’arredo in velluto sono le tonalità scure, come il blu, il verde, il bordeaux. Le ultime tendenze prevedono però elementi in tonalità pastello, come il rosa e il lilla, oppure in colori accesi, come il giallo e il blu cobalto.

A fronte del pregio legato all’aspetto estetico, il velluto rimane un tessuto molto costoso, non molto resistente e, generalmente, viene considerato poco estivo.

materiali di rivestimento-poltrona in velluto rosso
Poltrona Trapezium (Eichholtz) in velluto

Questi i materiali più utilizzati per arredare la cucina e per rivestire divani, poltrone, letti, sedute e tutti i vari complementi d’arredo. E voi, quali materiali scegliereste per progettare la vostra cucina o le altre stanze della casa? Scrivetecelo nei commenti.

Fonte immagine di copertina: cunicotonino.com

Leggi anche….

IL NOSTRO BLOG

In questa sezione potrà trovare molti articoli dedicati al mondo dell’arredamento e del design e tenersi aggiornata sulle nuove tendenze del momento!

CATEGORIE

ARTICOLI CORRELATI

Pin It on Pinterest

Share This
×

Benvenuto!

Siamo qui per aiutarti. Scrivici per ricevere assistenza o prenotare un appuntamento!

×